Mutuo: quanto tempo prima del compromesso occorre richiederlo?
Finalmente hai trovato la casa dei tuoi sogni
È nella zona preferita della tua città, è grande abbastanza per accogliere te e la tua famiglia (in espansione), ed hai trovato in tempi relativamente rapidi un accordo sul prezzo con il proprietario.
C'è solo il mutuo da chiedere, pensi. Ormai è fatta
La realtà è un po' diversa dalle tue aspettative, purtroppo. Infatti, prima di poter scrivere il tuo nome sulla targhetta del campanello della nuova casa, devi fare i conti con una trafila burocratica decisamente...strutturata.
La banca mi ha chiesto un sacco di scartoffie...perché?
Prova a metterti nei panni dell'istituto di credito a cui ti sei rivolto (e di cui magari non sei neanche mai stato cliente): tu daresti liquidità ad un signor nessuno, privato o azienda che sia?
Chiaramente no, ciò rende necessario fornire in fase interlocutoria tutte le informazioni utili a certificare a 360 gradi la propria situazione. Familiare, lavorativa, reddituale e finanziaria.
Di cosa parliamo quando parliamo di compromesso
Tale documento, anche noto come contratto preliminare, è necessario alla banca per verificare qual è la provenienza (compravendita ecc...) dell'immobile su cui intendi accendere il mutuo.
Il compromesso costituisce un accordo tra proprietario ed aspirante acquirente, messo nero su bianco, impegnando ambo le parti a perfezionare la transazione in un futuro prossima mediante compravendita. Qualora questo non succeda, si incorre nel pagamento di una penale.
È fondamentale redigere il contratto preliminare quando l'aspirante acquirente ha fatto richiesta di mutuo per il medesimo immobile ed è in attesa di un responso della banca.
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Giuliana Ferri
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