Richiesta di prestito rifiutata: quando posso farne una nuova?

26.01.2024

Avete bisogno urgentemente di un prestito ma la finanziaria a cui l'avete richiesto vi ha dato un esito negativo.

Come fare se, in qualche modo, siete rimasti bloccati in questo labirinto?

La soluzione c'è ma basta seguire determinate accortezze. Di seguito spiegheremo come sia possibile effettuare una richiesta a una nuova finanziaria in tempi brevi. 

Quali sono le cause per le quali non viene accettato un prestito?

Il presupposto è che, purtroppo, le banche e le finanziarie non forniscono mai la spiegazione di un rifiuto, soprattutto per gli istituti che collocano prestiti online, limitandosi esclusivamente a fornire al cliente una comunicazione tramite e-mail con la quale attestano la chiusura della richiesta: la liberatoria.

Ovviamente ci sono delle ipotesi in cui il rifiuto è scontato quali:

  • presenza di ritardi o mancati pagamenti segnalati sulle banche dati;

  • impossibilità nell'avere un reddito dimostrabile;

  • redditi insufficienti per richiedere il prestito;

  • richiesta eccessiva rispetto al reddito dimostrabile.

Inoltre, possiamo trovare delle ipotesi di esclusione quando siamo in presenza di redditi particolari come:

  • compensi per collaborazioni occasionali;

  • pensioni minime, sociali, cointestate, di esodo o di invalidità civile;

  • rendite da infortuni sul lavoro;

  • assegni di accompagnamento;

  • reddito di cittadinanza. 

Tutte queste entrate finanziarie, pur essendo perfettamente dimostrabili non sono tuttavia idonee ad essere considerate redditi validi, in quanto non sono stabili e continuativi oppure, come nel caso delle pensioni, è l'INPS stesso a stabilirne la non idoneità.

Tuttavia, c'è un altro motivo per cui un prestito non viene concesso: mancanza di storicità, in relazione a precedenti finanziamenti, può essere annoverata tra le più frequenti cause di rifiuto in una richiesta di prestito.

La mancanza di riferimenti sui comportamenti finanziari del richiedente viene considerata da molti istituti come un fattore di rischio, specie su importi elevati a cui, spesso, si ovvia con la richiesta di un garante. 

Quanto tempo devo aspettare dunque per fare una nuova richiesta?

In ogni caso, una richiesta di prestito non accolta non è per forza indice del fatto che non sia possibile essere finanziati in toto, perché questo può dipendere da determinate regole della specifica finanziaria che è stata contattata.

Tuttavia, è prassi che la richiesta non accettata venga portata all'evidenza del circuito finanziario attraverso una segnalazione visibile agli aderenti al SIC (Sistema di Informazione Creditizia). La segnalazione resta attiva per 90 giorni prima di essere cancellata in automatico.

Come procedere dunque per evitare problematiche e non accumulare segnalazioni di rifiuti sulle banche?Innanzitutto, sarebbe meglio richiedere un solo prestito alla volta, evitando di inserire troppe richieste contemporaneamente.

Ma, se proprio c'è bisogno di richiedere un altro prestito in breve tempo, tocca essere certi di aver ricevuto la liberatoria di mancata accettazione.

Chiaramente, meglio evitare una richiesta presso la stessa banca o finanziaria che ha negato il finanziamento in precedenza, nella convinzione che magari riducendo l'importo o cambiando la motivazione possano approvare il prestito, questo perché solitamente un rifiuto preclude la possibilità di inserire una nuova richiesta, se non trascorre un certo tempo - minimo tre mesi tra una richiesta e l'altra, ma non sono da escludere tempistiche più ampie, a volte fino a un anno.

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Una domanda apparentemente semplice ma alla quale in tanti non sanno rispondere. Ci sono momenti in cui impazzite perché non vi viene recapitato un bonifico per tempo o perché magari dovete effettuare un accredito rapido e non ci riuscite?

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